Partito di Alternativa Comunista

25 novembre 2025. La violenza non si elimina con una stretta di mano!

25 novembre 2025.

La violenza non si elimina con una stretta di mano!

 

 

 

Commissione Donne del Pdac

 

 

A pochi giorni dalla ricorrenza del 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata votata una modifica al codice penale che stabilisce che il sesso senza consenso è stupro. Una modifica che non cambierà le condizioni delle donne ma che è stata definita «storica» dai media borghesi, suggellata da una altrettanto “storica” stretta di mano tra Meloni e Schlein.

Quella stretta di mano è emblematica. Testimonia, al di là dell’apparente rivalità, la comune volontà di mantenere in vita e difendere un sistema, il capitalismo, che crea disuguaglianze, violenza, oppressione, sfruttamento. È da questo sistema, in cui il profitto viene prima delle persone, che nasce la violenza contro le donne: dalla precarietà, dai salari bassi, dalla mancanza di servizi. 

Il governo Meloni, con la sua enfasi sui valori tradizionali e sulla famiglia, ha contribuito ad alimentare un clima reazionario, minando i diritti e l'autonomia delle donne, demonizzando le «teorie gender» e ostacolando i percorsi di autodeterminazione. Al contempo, la cosiddetta sinistra progressista di Schlein, pur invocando un «cambiamento culturale», ha sostenuto e sostiene politiche economiche che tagliano il welfare e precarizzano il lavoro femminile, rendendo le donne economicamente dipendenti e più vulnerabili alla violenza. Ecco perché non possiamo aspettarci soluzioni da chi gestisce il sistema che ci opprime.

La lotta delle donne palestinesi ci insegna che la Resistenza è l'unica via.

In Palestina le donne non subiscono solo la violenza maschilista, ma anche e soprattutto la violenza brutale dell'occupazione, del colonialismo e della guerra imperialista. Come le donne ucraine, sono in prima linea nella Resistenza quotidiana, nell'organizzazione della sopravvivenza delle loro comunità sotto i bombardamenti, nella difesa della loro terra e della loro dignità. La loro lotta ci dimostra che la liberazione della donna è indissociabile dalla liberazione del proprio popolo dall'oppressione imperialista e sionista. 

Per questo saremo in piazza il 25 novembre e sosterremo con una presenza attiva lo sciopero del 28 novembre con l’obiettivo di costruire una mobilitazione a oltranza fino alla cacciata del governo Meloni e per un’alternativa di sistema. Il nostro 25 novembre è a sostegno della Resistenza palestinese, che è stata il detonatore delle più importanti lotte degli ultimi decenni.

 

Contro maschilismo, omobitransfobia, razzismo!

Contro tutti i governi borghesi che attaccano lavoratrici e lavoratori!

Per le donne palestinesi, ucraine e oppresse di tutto il mondo che ci indicano la strada con la loro Resistenza!

Per un’alternativa di sistema, per il socialismo!

 

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