Vicenza
Base militare o Parco della Pace?
comunicato stampa del Comitato Vicenza Est
(riceviamo e volentieri pubblichiamo)
Vicenza, con la base militare Dal Molin in rapida costruzione, la città in mano ai militari e le guerre che continuano non c'è nulla da festeggiare!
Il sindaco di Vicenza
Achille Variati annuncia in televisione e sulla stampa con grande enfasi e
soddisfazione che, dopo il viale della Pace (situato di fronte alla base
militare Usa Ederle) e il villaggio della Pace (area residenziale dei militari Usa)
il governo Berlusconi, per ribadire il concetto, vorrebbe istituire in città
anche il Parco della Pace, proprio vicino alla nuova enorme base in
costruzione, il Dal Molin.
Soddisfatti, anzi molto
soddisfatti, i Comitati del No/Presidio permanente (che appoggiano il sindaco)
e quelli del Sì alla base militare Dal Molin (dalla parte del governo). La Caserma Ederle
intanto riapre le porte ai visitatori e festeggia il 4 luglio. Il Presidio
prepara un concerto.
La parola che ricorre più
spesso sulla bocca del sindaco Variati e di altri politici è da giorni
riconciliazione, bisogno di riconciliazione (che può essere letto più
chiaramente: i lavori proseguono rapidi e indisturbati, arrivano nuove truppe
per fare la guerra a cui noi non ci siamo mai opposti, nessuno si azzardi a
contestare, se stiamo buoni ci danno anche un parco cittadino, questa è la
democrazia, anzi di più, diremo che è una grande vittoria della democrazia e
della partecipazione).
Infatti, questo è stato
detto. Nessuna parola sulle vere finalità del progetto di occupazione militare,
che vede partecipi e complici le istituzioni ai vari livelli: guerre ai poveri,
distruzione sistematica dell'ambiente, occupazione militare crescente del
territorio.
Si parla pertanto
apertamente, dopo tanti doppi giochi e finte opposizioni, di compensazioni
ottenute nella trattativa, tra cui una tangenziale, utile proprio, guarda caso,
a unire la base 1 e la base 2 di Vicenza, la Caserma Ederle e
l'area militare in costruzione Dal Molin.
Compensazione o piuttosto
integrazione al progetto di città militare?
Anche il parco della Pace,
se si farà, è in questo contesto torbido e diseducativo, funzionale alla
retorica di guerra e alla militarizzazione. Un parco della Pace attaccato a una
base di guerra? Perché il governo e il sindaco insieme lo vogliono se non per
coprire oggi e domani le attività delle basi militari?
Va detto che non è la prima
volta, anzi, che i sostenitori attivi delle guerre e delle basi militari usano
il termine pace per perpetrare ingiustizie enormi ed giustificare massacri e
devastazioni. Accade continuamente purtroppo, fa parte di una strategia di
controllo e disinformazione ben studiata.
Lo hanno fatto nel tempo
dittature e regimi e lo fanno oggi i Paesi della Nato per giustificare le
guerre in Medio Oriente e i progetti di controllo militare dell'Africa...
Noi non approviamo questa
superficialità e siamo contrari a questi tentativi di falsificare la realtà e
ridurre tutto, è proprio il caso di dirlo, al proprio giardino. La nuova grande
base militare Dal Molin è in costruzione, fa spavento solo a vederla da lontano
e non c'è nulla da festeggiare di fronte all'invasione di soldati che si
prospetta.
Non vi fate ingannare dal
governo, dal sindaco e dai militari che stanno agendo insieme per coprire la
realtà: le guerre e le occupazioni continuano drammaticamente, i fatti sono
questi.
La città di Vicenza ha una
base militare in più che si aggiunge alla Ederle, alla Gendarmeria Europea e al
Coespu, al sito Pluto e a molte altre strutture collegate fra loro.
Non chiudiamo gli occhi,
alziamo la testa e lottiamo insieme!