Puglia, la solidarietà tra fabbriche in lotta
10, 100, 1000 TETTI
Gemellaggio tra i lavoratori della Bar.sa e i lavoratori dell'Adelchi
Cari lavoratori dell'Adelchi di Tricase, gli scriventi sono attualmente impegnati, come voi, in una difficile vertenza che ha visto, come voi, la massima espessione di lotta nell'occupazione dei tetti dell'azienda Bar.sa di Barletta. Una lotta per la stabilizzazione degli operai di una società mista, appunto la Bar.sa, la cui direzione, supportata dall'amministrazione comunale di centrosinistra con l'accordo dell'opposizione di centrodestra, non vuole riconoscere il diritto sacrosanto degli ex-interinali al ritorno al lavoro, nonostante che anche una sentenza del giudice del lavoro gli dia ragione.
Abbiamo occupato i tetti della Bar.sa di Barletta nello stesso giorno in cui l'avete fatto voi a Tricase, come abbiamo contestato sindaco e direzione della società in svariate occasioni, con sit-in, manifestazioni, incatenamenti, cortei, perché riteniamo che se vittoria sarà si otterrà solo ed esclusivamente con la lotta, costringendo padronato e politici borghesi a pagare loro la crisi che hanno generato e non certo noi.
La politica istituzionale, padronale e borghese, non vuole gli interessi dei lavoratori, ma fa quella esclusivamente del padronato, curandone i suoi interessi economici. Noi continuamo a fare questa lotta con l'unica forza politica che, antisistema, anticapitalista e veramente dalla parte dei lavoratori, ci sta supportando in tutto e per tutto, dai tetti alle manifestazioni di dissenso, che è il Partito di Alternativa comunista. Non la sinistra dei salotti che ormai per le poltrone istituzionali, ha abbandonato gli interessi dei lavoratori, ma quella della lotta per gli interessi dei lavoratori.
Noi crediamo che la vostra lotta sia la nostra lotta, come la lotta dei lavoratori della Innse di Milano sia stata la lotta di tutta la classe operaia. C'è chi crede che la crisi capitalista debba essere fatta pagare ai lavoratori, con cassa integrazione, licenziamenti, precarietà, maggior sfruttamento. Noi riteniamo che la loro crisi debbano pagarla loro.
Il padrone dell'Adelchi, minaccia di trasferire tutto dall'altra parte dell'Adriatico, dove può sfruttare di più e meglio, lasciando voi, gli operai che l'hanno fatto arricchire con il loro lavoro, senza più bocche da sfamare, senza più la dignità di sopravvivere, senza poter costruirvi un minimo futuro. A Barletta, altro polo pugliese del tessile-calzaturiero hano fatto la stessa cosa. Dopo aver intascato tanti soldi pubblici, hanno messo sul lastrico migliaia di famiglie e si sono trasferiti da altre parti per far più soldi. Noi riteniamo che ormai sia arrivato il momento di dire basta!
L'abbiamo detto noi dai tetti della Bar.sa di Barletta, lo dite voi dai tetti del municipio di Tricase, con la grande mobilitazione che vi segue, che fa di voi un modello di lotta da seguire! Non bisogna più aspettare che il padronato ci calpesti la dignità, ma tentare di sconfiggerlo con l'arma della lotta.
Il Comitato operaio di lotta di ex interinali della Bar.sa di Barletta e il Partito di Alternativa comunista solidarizza con voi e gemella la sua lotta con la vostra, chiedendovi di resistere e continuare la lotta, di non farvi ingannare da false promesse che vogliono disinnescare la vostra vertenza, soprattutto da parte di chi ha sempre spalleggiato questi padroni senza scrupoli. Dai tetti della Bar.sa di Barletta costruiamo un ponte fino ai tetti del magnifico Salento, i tetti di Tricase, i tetti di un'altra magnifica lotta operaia, i tetti di una lotta che deve essere vincente, perchè la crisi capitalista la debbono pagare loro e non gli operai.
Resistete e continuate a lottare fino alla vittoria!
Un caro abbraccio dagli occupatori di tetti barlettani:
Michele Rizzi - Partito di Alternativa comunista
Luigi Lionetti - Comitato operaio Bar.sa Barletta