Bologna: la protesta contro Monti
Resoconto della sezione bolognese del Pdac
di Riccardo Stefano D'Ercole e Giovanni Bitetto*
Come
è evincibile dai giornali di queste ultime ore che parlano dell’intervento di
Monti all’Arena del sole in occasione del festival indetto da Repubblica ("La Repubblica delle
Idee)", proprio a causa di questo intervento, i centri sociali e le forze di
movimento e politiche della città capoluogo d’Emilia sono scesi in piazza
nonostante il divieto di manifestazione, ordinanza del sindaco Merola.
Ovviamente, noi della neonata sezione di Alternativa Comunista eravamo presenti
sia nel presidio in via Indipendenza, che ha avuto inizio intorno alle 15, che
nel corteo che è seguito.
Come
al solito sottolineiamo una scissione fra i movimenti e le forze politiche di
questa città e lo evinciamo dal fatto che due cortei e presidi separati hanno
avuto luogo da un lato e dall’altro dei cordoni di polizia e carabinieri che
delimitavano la “linea rossa”, tracciabile immaginariamente come congrua agli
incroci con le vie proprio dove sorge l’Arena del sole. Le forze politiche
presenti, a parte il Pdac, erano le seguenti: Collettivo universitario autonomo,
il centro sociale Bartleby (che seguiva la stessa linea del C.u.a,), Collettivo
Anarchico (posizionato in coda al corteo), qualche attivista della Cub, Usb (in
numero maggiore ma pur sempre esiguo), qualche attivista del Pcl (con le
bandiere in seconda linea, alla ricerca di visibilità mediatica). Nell’altro
corteo erano presenti il Tpo, Rifondazione Comunista (in seconda linea). Sottolineiamo
una compartecipazione eloquente tra Tpo (scaricato da Sel poiché considerato "troppo
a sinistra") e Rifondazione comunista che a Bologna cerca un appoggio in
questo centro sociale.
La
giornata di lotta per noi del Pdac, che da poco abbiamo costituito una nuova
sezione a Bologna, è stata senza dubbio positiva. Dotati di un volantino,
bandiere, giornali e rivista teorica abbiamo acceso dei dibattiti con molte
persone. Il materiale in nostro possesso è stato smistato e distribuito nella
sua totalità. Con la presenza di ieri, portando le nostre parole d’ordine,
tutte le forze presenti a Bologna adesso ci conoscono e sono coscienti della
nostra presenza seppure esigua ma pur sempre preponderante nella prospettiva
programmatica e di classe. (17/6/2012)
*della sezione di Bologna del Pdac