Sugli avvenimenti
del 30 aprile in Venezuela
dichiarazione della
Lega Internazionale dei Lavoratori – Quarta Internazionale

1- C'è stato un tentativo di colpo di Stato in Venezuela, con il quale Guaidó, alleato di Trump, di Bolsonaro, di Duque e compagnia, ha cercato di impossessarsi, con l'appoggio di un settore dell'esercito, di una base aerea, chiedendo il sostegno delle masse venezuelane.
2. La dittatura di Maduro è odiata dalle masse venezuelane a causa del disastro in cui quel regime borghese e corrotto ha condotto il Paese. Non c'è nulla di progressivo nel governo Maduro. È una dittatura comandata dalla boliborghesia (la grande borghesia sorta all'ombra del regime chavista), che si regge esclusivamente sulla dura repressione delle masse. La fame, la miseria e gli elementi di barbarie esistenti in Venezuela sono il risultato di vent'anni di chavismo. Esso non ha nulla a che vedere con il socialismo, è un capitalismo decadente come negli altri Paesi del pianeta.
3.
Il tentativo di colpo di Stato è avvenuto perché
l'imperialismo ha deciso di deporre Maduro. Ma non perché
Maduro abbia una posizione anti-imperialista. Le multinazionali
sfruttano il petrolio venezuelano in collaborazione con lo Stato
venezuelano, esattamente come accade in Brasile. Trump ha deciso di
deporre Maduro per impedire che in Venezuela, sfuggendo ad ogni
controllo, si verifichi un nuovo "caracazo" contro il
governo.
Ancora
una volta si è rivelata la tattica imperialista: dividere le
forze armate venezuelane per deporre Maduro e portare al potere
Guaidó, mantenendo il controllo della borghesia e
dell'esercito.
Non
c'è nulla di progressivo nel colpo di Stato di Guaidó.
Un colpo di Stato filo-imperialista non risolverebbe i problemi
economici delle masse causati dal capitalismo, né garantirebbe
le libertà democratiche per il Venezuela. Non a caso, Guaidó
è alla continua ricerca di alleanze con i settori militari.
Non è un caso che è un agente di Trump, il quale
simpatizza per tutte le dittature esistenti al mondo.
Ripudiamo il tentativo di colpo di Stato di Guaidó, rappresentante dell'imperialismo e della destra latinoamericana.
4.
Un settore delle masse, approfittando delle divisioni tra i militari,
ha cercato di scontrarsi direttamente ed eroicamente contro la
repressione intorno alla base aerea di Carlota. Nella storia
venezuelana rimarrà sempre l'immagine della scena criminale
del mezzo corazzato delle truppe di Maduro che investe manifestanti
disarmati. La dittatura ha annegato nel sangue l'inizio di una
ribellione.
Vogliamo
che siano le masse venezuelane a rovesciare Maduro e non un colpo di
Stato militare pro-imperialista. Non appoggiamo in nessun modo questo
tentativo di colpo di Stato di Guaidó, protetto da Trump,
Duque, Bolsonaro e Piñera. Appoggiamo invece le masse nelle
loro lotte contro Maduro. Saremo insieme agli operai, lottando
assieme ad essi contro la repressione.
5.
Il colpo di Stato di Guaidó è stato al momento
sconfitto, anche se vi sono possibilità che questo processo
non sia finito. Guaidó è fuggito, Leopoldo López
si è codardamente nascosto in un'ambasciata. Sono state le
masse a tentare di di affrontare la repressione, non i cagnolini di
Trump e Bolsonaro.
Le
masse venezuelane non sono uscite vittoriose. Chi ha vinto ancora una
volta è stata l'odiata dittatura di Maduro. E la repressione
di Maduro si abbatterà sul popolo, non sull'opposizione
borghese pro-imperialista.
È
necessario continuare a combattere contro Maduro e costruire una
direzione indipendente dei lavoratori, indipendente sia dalla
dittatura di Maduro che dall'opzione imperialista di Guaidó e
compagnia.
In
tutto il mondo lottiamo contro la "sinistra" riformista che
si appresta a salutare la "vittoria" di Maduro. Ieri non
sono state le masse a sconfiggere il golpe imperialista come nel
2002. È stata la dittatura omicida di Maduro. Gli operai e il
popolo venezuelano non si sono questa volta mobilitati in difesa di
quello che consideravano il loro governo, ma, al contrario, hanno
cercato di cogliere l'occasione per combattere la dittatura assassina
di Maduro. Questa “sinistra” riformista si carica ora di un'altra
macchia di sangue, con l'immagine del veicolo corazzato che investe
dei dimostranti disarmati.
6. Fuori Maduro! Abbasso la repressione omicida della dittatura!
Nessun appoggio a Guaidó, Trump, Bolsonaro e Duque. Giù le mani dell'imperialismo dal Venezuela!
Per elezioni generali libere!
Per il diritto di mangiare del popolo venezuelano! Per l'esproprio delle reti di produzione e di commercio degli alimenti! Per il blocco dei prezzi!
Contro il capitalismo decadente in Venezuela! In difesa del vero socialismo degli operai!
Per un governo dei lavoratori che espropri le multinazionali e la boliborghesia!