Punizione dei responsabili della morte
di Marielle e Anderson
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Pstu Rio de Janeiro
L’assassinio della consigliera del Psol ed attivista sociale,
Marielle Franco, e dell’autista Anderson Pedro Gomes, avvenuto il 14 marzo, è
stato un evento brutale in una città già abbastanza scossa dal caos sociale.
Tutto sta ad indicare che si tratta di un’esecuzione. Questa è la
principale ipotesi investigativa anche per la polizia. È necessaria la più
ampia investigazione e una dura punizione per gli assassini e i loro mandanti.
Ancora non sappiamo quale sia stata la mano che ha premuto il
grilletto e nemmeno chi siano stati esattamente i mandanti di questo crimine,
ma tutto farebbe pensare ad un’esecuzione politica per l’impegno della
consigliera che era attivista per i diritti umani e denunciava i crimini della
polizia, e faceva parte della commissione che monitora l'intervento
dell'esercito a Rio de Janeiro.
Comunque, possiamo già dire chi sono i responsabili per quanto
accaduto a Marielle e Anderson, e che accade a migliaia di persone tutti i
giorni a Rio de Janeiro.
Le misure sociali e politiche assunte dai governi locali, statali
e federale, aumentano la disoccupazione, tolgono diritti, attaccano i più
poveri, giustificano il genocidio commesso contro le donne, i neri, le persone
lgbt, i poveri. I responsabili di queste misure, Crivella, Pezão e Temer, sono
quelli che devono rispondere per la morte della militante e attivista Marielle
Franco.
Non vediamo la morte della consigliera, combattente e attivista
Marielle Franco come un avvenimento isolato.
La morte di Marielle dimostra la mancanza totale di sicurezza
pubblica nel nostro Stato. Sfortunatamente, si tratta di un altro avvenimento
brutale, in una Rio de Janeiro contraddistinta dal caos sociale, dove si ha una
vera e propria guerra sociale contro i poveri.
Sono migliaia i poveri e i neri delle favelas carioca assassinati
dallo Stato, come nel caso della favela di Acari, denunciato dalla stessa
consigliera.
I lavoratori sono sottoposti al fuoco incrociato di narcotraffico,
milizie di malavitosi e polizia. Azioni quali la militarizzazione delle città,
come avviene a Rio de Janeiro, in nome della lotta alla violenza endemica,
l’invasione delle comunità, invece di diminuire la violenza, la aumentano.
Usare l’esercito, invece di combattere le cause strutturali che
generano disperazione sociale, invece di attaccare la disoccupazione, la
mancanza di sanità, istruzione, igiene di base, non fa che aumentare la
tensione sociale, alimenta la disperazione sociale che può portare a compiere
qualsiasi azione.
Dinnanzi a questo scenario pensiamo che i lavoratori e le
lavoratrici debbano organizzare la loro autodifesa contro la violenza di
polizia, milizie e narcotraffico.
Noi del Pstu siamo solidali con gli amici, i familiari e i compagni
di partito di Marielle Franco e di Anderson. Da parte nostra diciamo che questo
crimine non può rimanere impunito, che mandanti ed esecutori devono ricevere
una punizione esemplare.
Gli assassini delle donne, delle persone di colore, lgbt e delle
favelas, come era la stessa Marielle, non si fermeranno se noi non ci
ribelliamo contro quelli che sono i veri responsabili di questa ennesima morte.
L’indignazione, il dolore e la tristezza che viviamo oggi devono
trasformarsi in azione e organizzazione affinché chi sta in basso, cioè la
classe lavoratrice, neri e nere, poveri, uomini e donne delle favelas, persone
lgbt, si ribellino e sconfiggano quelli che stanno in alto.
– Punizione esemplare per tutti i responsabili dell’assassinio di Marielle Franco e di Anderson!
– Contro l’intervento militare a Rio!
– Per la fine della violenza e della repressione contro poveri e neri nelle periferie!
– Che i lavoratori organizzino la loro autodifesa contro la violenza di polizia, milizie e narcotraffico!
– Via Temer, Pezão e Crivella!
Dal sito del Pstu, sezione brasiliana della Lit-Qi: www.pstu.org.br
(traduzione dal portoghese a cura di Nico Buendìa)