Pieno sostegno alla protesta nelle università italiane e nel mondo
Volantino del Pdac
In questi giorni è in corso un’ondata di proteste nelle università di tutto il mondo contro l’aggressione militare di Israele ai danni della martoriata popolazione palestinese. Gli abitanti di Gaza da mesi portano avanti una esemplare resistenza, che sta diventando un esempio per tutti gli oppressi e gli sfruttati del mondo. Nonostante la vergognosa complicità dei regimi della regione - che si rifiutano di intervenire militarmente al fianco della popolazione palestinese, da 75 anni oppressa dallo stato coloniale di Israele - i sionisti e i loro alleati militari imperialisti (Usa in testa) non sono riusciti a piegare la Resistenza.
In tutto il mondo sono in corso mobilitazioni contro Israele e i suoi alleati. Vogliamo in particolare ricordare come esemplari le azioni degli Huthi in Yemen, che stanno attaccando le navi di Israele e dei Paesi imperialisti, dando un esempio concreto di come si dovrebbe organizzare il sostegno alla causa palestinese. Le masse nordafricane e mediorientali stanno organizzando manifestazioni massive per chiedere la fine dell’occupazione della Palestina: una nuova intifada si annuncia in tutta la regione.
L’ondata di proteste che sta attraversando le università di tutto il mondo - dagli Usa a Parigi, da Roma a San Paolo - ci ricorda l’ondata di proteste studentesche contro la guerra in Vietnam che nel 1968 diedero il via a un’ondata rivoluzionaria che, ben presto, vide scendere in campo anche la classe operaia, mettendo in crisi la politica degli Stati uniti e dei governi borghesi di tutto il mondo. Non possiamo che augurarci che anche stavolta possa essere così e che da queste proteste si inneschi una mobilitazione rivoluzionaria internazionale in grado di creare le premesse dell’unico altro mondo possibile: il socialismo.
In Italia accampamenti sul modello di quelli delle università statunitensi sono in corso nelle università di Roma, Napoli, Milano, Bologna e altre università. Nel frattempo, nonostante la pesante repressione e la condanna di Biden e Macron, non si fermano le mobilitazioni negli Stati uniti e in Francia. Le sezioni della Lit-Quarta Internazionale stanno portando sostegno attivo a queste mobilitazioni e, in alcuni casi, sono tra i promotori, come negli Stati Uniti e in Brasile. Negli Usa, in particolare, dalla Florida al Connecticut, i nostri compagni sono alla testa di mobilitazioni che vedono la presenza di migliaia di partecipanti.
Tutto questo non è che l’inizio e, vogliamo ricordarlo, è un risultato straordinario su scala mondiale della gloriosa azione del 7 ottobre, quando, dopo 75 anni di Nakba, il popolo palestinese ha deciso di attaccare lo Stato occupante e illegittimo che li opprime dalla fine della seconda guerra mondiale. È necessario, ora, che la classe operaia entri in campo, unendosi alle proteste in corso con azioni di sciopero e occupazioni delle fabbriche.
W la protesta e le occupazioni delle università!
Estendiamo la lotta fino alla liberazione della Palestina!
Palestina libera dal fiume al mare!