"LA DECISIONE DEI COMPAGNI ITALIANI E' STORICA"
Come abbiamo già segnalato la
settimana scorsa, tre il 5 e il 7 di gennaio si è tenuto a Rimini il congresso
fondativo di un nuovo partito italiano, convocato da PC Rol (Progetto Comunista
- Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori).
Con delegati venuti dalle varie
regioni del Paese e in un clima vivace e di grande emozione, il congresso ha
adottato, insieme ad altre risoluzioni, due decisioni storiche. Ha approvato la
fondazione di un partito rivoluzionario, che rivendica le tradizioni del
marxismo, del leninismo e del trotskismo, il cui nome diviene PdAC (Partito di
Alternativa Comunista).
E ha approvato la richiesta di affiliazione di questo
partito alla Lit-Ci (Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta
Internazionale), ponendo la nascita del nuovo partito nel quadro della migliore
tradizione rivoluzionaria: quella dell'internazionalismo proletario. Qui di
seguito un'intervista a Zé Maria, presidente del Pstu (sezione brasiliana della
Lit) che ha partecipato al congresso.
Domanda: Quali sono le tue impressioni sul congresso del PdAC e sulla sua importanza?
Zé Maria E' stato un congresso storico e la sua importanza non è limitata alla situazione politica italiana. E' stata fondata una nuova organizzazione rivoluzionaria in quel Paese, integrata nel progetto di costruzione di un'internazionale. Ciò è di per sé un fatto straordinario perché costituisce un comportamento raro, oggigiorno, perfino in settori che rivendicano la tradizione trotskista. Voglio sottolineare particolarmente la scelta di costruire il nuovo partito nel quadro di una internazionale, rafforzando così la costruzione di una internazionale rivoluzionaria che riparta dall'eredità della Quarta Internazionale. In secondo luogo, era evidente (e contagiosa) la vivacità e l'allegria dei quadri e dei militanti presenti a questo congresso per la decisione di fondare un partito rivoluzionario che cercherà di costruirsi intervenendo direttamente nella lotta di classe. L'esperienza di militanza della gran maggioranza di questi compagni è stata finora all'interno di un partito riformista (il Prc). Tutto ciò, nella situazione politica che attraversa l'Italia, con un governo di fronte popolare guidato dai Ds (l'ex Pci), indica buone possibilità per la crescita del partito.
Quale è la situazione attuale del PdAC?
Zé Maria: E' un partito che nasce con una forza piuttosto consistente, trattandosi di un partito come i nostri [cioè d'avanguardia, ndt] nelle situazione politica attuale. Ha militanti che intervengono in vari settori della lotta (metalmeccanici, insegnanti, portuali, gioventù, lavoratori del trasporto aereo, ecc.). Hanno avviato anche un lavoro, che ha molte potenzialità, insieme ai lavoratori immigrati. E ha militanti presenti nelle varie regioni d'Italia, oltre che a Roma.
Quale è l'importanza di questo fatto per il Pstu e per la Lit?
Zé Maria: La Lit ne sta
discutendo, ma la mia opinione (e credo che sia anche l'opinione della direzione
della nostra internazionale) è che l'importanza di quanto è avvenuto in Italia è
grandissima per il progetto in cui siamo impegnati. Concretamente, con la
formalizzazione dell'ingresso del PdAC nella Lit (che dovrebbe avvenire nella
prossima riunione del Comitato Esecutivo Internazionale della nostra
organizzazione, tra un mese), questo partito potrà divenire il maggior partito
della Lit in Europa.
L'adesione del PdAC alla Lit potrà avere ripercussioni
ovunque, in altri raggruppamenti, rafforzando la capacità di attrazione, di
raggruppamento della nostra corrente. La decisione dei rivoluzionari italiani
ha in questo senso una valenza storica nell'avanzamento del processo di
ricostruzione della Quarta Internazionale nella prospettiva che abbiamo definito
in questi anni.
Per il nostro partito, poi, l'importanza
degli avvenimenti italiani è molto grande. Intanto perché, rafforzandosi la Lit,
si rafforza anche la direzione del nostro partito, in quanto noi concepiamo la
nostra esistenza solo come parte di questo progetto internazionale. Inoltre
questo fatto contribuisce anche direttamente al lavoro del nostro partito nella
misura in cui potremo avvalerci anche dell'esperienza di questicompagni italiani
per rafforzare la nostra attività in Brasile.
Nel saluto che ho portato al
congresso del PdAC a nome del Pstu, ho invitato i compagni italiani a inviare
quadri che possano fermarsi qualche mese nel nostro Paese, per conoscere
direttamente il nostro lavoro e quello della Lit. Ciò consentirà loro sia di
valutare il nostro lavoro politico a partire dall'esperienza che fanno in
Italia, sia di utilizzare per il loro lavoro quanto troveranno di utile
nell'esperienza che stiamo facendo noi in Brasile. Infine ciò contribuirà a
costruire l'attività comune della Lit.