Al fianco degli operai Jabil in lotta
FALLITO IL BLITZ ANTI-OPERAIO
cronaca dal presidio
a cura di Pdac Milano e Pdac Bergamo
Comincia a salire la tensione nel tardo pomeriggio di mercoledì al presidio permanente di Cassina de Pecchi in provincia di Milano per un probabile arrivo in massa delle forze dell’ordine per facilitare il recupero di materiale ritenuto interessante dalla dirigenza Jabil e bloccato nei magazzini da più di un anno per volontà dei lavoratori in lotta.
Mercoledi 25 è “pre allarme”; il 26 si vigila
Nononstante ci si avvii verso
il periodo vacanziero, l’attività al presidio è più che mai evidente e con il
passare delle ore la tensione mista alla preoccupazione si fanno ancora più
insistenti nei pensieri degli operai (con ancora negli occhi la mattanza organizzata
dalla polizia al presidio di Basiano, poco distante, dove era presente anche
una delegazione ex Jabil).
La tranqullità delle prime
ore della calda notte martesana ci fanno capire che almeno di lì a poche ore
non succederà nulla e cosi è anche se lavoratori e sostenitori esterni si danno
appuntamento alla serata successiva .
Ritorniamo al presidio la
sera di giovedi 26 e dopo un pasto con i presidianti di turno condividiamo il
dato che la notte entrante o al massimo l’alba successiva sarebbe stata
l’occasione giusta per la “simpatica visita” delle bande armate del capitale. Naturalmente
e logicamente la tensione aumenta.
Venerdì 27 ore 5: ci siamo!
Qualche minuto prima delle 5
arriva il primo drappello di poliziotti. Tutti ci piazziamo davanti ai cancelli
per cercare di resistere il più possibile intanto arrivano altri carabinieri e
il tratto di strada Padana Superiore viene chiuso al traffico creando non pochi
disagi alla circolazione e ai solidali intenzionati a raggiungere il presidio
per dare man forte.
Con l’arrivo degli ultimi
blindati del reparto celere in tenuta anti sommossa la tensione è alle stelle,
cominciano gli spintoni e vola anche qualche manganellata sugli operai in prima
linea.
Solo con l’uso della forza e
in numero spropositato riescono a sradicarci dai cancelli: le lavoratrici, più
determinate di tutti, sono le ultime a lasciare la postazione.
Comincia a questo punto un
teatrino che ha del tragicomico quando,seguendo l’invito dei lavoratori stessi,
entriamo nella fabbrica, scavalchiamo una recinzione e ci rendiamo conto che la
situazione sta sfuggendo di mano alla polizia; con passo spedito ci dirigiamo
al magazzino dove i crumiri arruolati per l’occasione stanno cercando di
caricare il materiale preteso dalla direzione aziendale.
Il pronto intervento dei
lavoratori e l’intelligente supporto degli esterni ha fatto in modo che di lì a
poco i tir uscissero carichi solo di poche carte inutili.
Ancora una volta la
determinazione del presidio ha premiato la volontà di andare fino in fondo in
questa lotta ad oltranza.§
Noi militanti di Alternativa
Comunista siamo orgogliosi di essere stati ancora una volta al fianco dei
lavoratori che vogliono solo difendere il loro posto di lavoro e saremo al loro
fianco fino alla fine di questa mobilitazione!
Viva il presidio permanente della Jabil occupata!
Viva l’unità dei lavoratori e degli studenti in lotta nativi e immigrati!
Per un coordinamento di tutte le lotte proletarie!